Presentazione del Centro

La persona disabile, nel rispetto della sua dignità umana, reclama il riconoscimento del diritto alla residenzialità, all’accesso in strutture collettive ed ai servizi in genere, che attualmente, all’interno della comunità sociale, è presente solo attraverso affermazioni generiche, prive della concretezza, solidità e specificità.

Il progetto “Included in Society”, cofinanziato dalla Commissione Europea e gestito da Inclusion Europe, Autism Europe, Mental Health Europe e Open Society Mental Health Initiative, individua una serie di azioni prioritarie per i servizi residenziali di qualità per persone disabili, che possano aiutare singoli, organizzazioni ed enti governativi a creare un piano d’azione per sviluppare servizi adeguati e radicati nel territorio, quale alternativa alla presa in carico in istituto.

Sulla base di queste considerazioni, l’ANFFAS, nella sua sede di Pordenone, da più di 25 anni gestisce il centro residenziale e semiresidenziale, “Giulio Locatelli”, in convenzione con l’Azienda per i Servizi Sanitari del “Friuli Occidentale”. L’obiettivo principale del Centro “Giulio Locatelli” è quello di fornire alla persona disabile non autosufficiente sostegni materiali, relazionali e affettivi necessari ai propri bisogni. Oltre all’alto profilo assistenziale, grande attenzione è posta all’educazione, riabilitazione, recupero ed integrazione sociale della persona disabile.

Area educativa ed assistenziale

Gli interventi educativi e assistenziali, fondamentali a sostenere e integrare il progetto riabilitativo dell’ospite, vengono garantiti attraverso l’organizzazione di alcune fondamentali attività :

– attività mirate all’acquisizione e/o mantenimento delle capacità comunicative, cognitive ed affettive-relazionali, di autonomia personale e sociale;

– attività di socializzazione e gestione del tempo libero : il Centro dispone di un programma di attività ricreative, di animazione e di integrazione sociale (visite a mostre, cinema, uscite al bar o ristorante, gite, partecipazione a feste comunitarie, soggiorni in località turistiche, ecc.);

– attività con significato occupazionale, per un uso significativo del tempo, attraverso laboratori di manipolazione di materiali plastici (lavorazione di pasta di sale, fiori di carta, vimini, midollino, ecc.); – attività espressive per un uso significativo delle comunicazioni alternative al linguaggio verbale attraverso laboratori di musico-terapia, teatro, fotografia, uso del colore, ecc.;

– attività assistenziali per le principali funzioni vitali: alimentazione e idratazione, riposo, controllo sfinterico, movimento, ecc..

– attività di assistenza di base: igiene e cura personale, attività finalizzate all’apprendimento e/o al mantenimento di posture corrette da parte dell’ospite, prestazioni igienico sanitarie di semplice attuazione, ecc.;

LABORATORIO BIBLIOTECA

PROGETTO BIBLIOTECA ANNO 2022 – 2023

Percorso di lettura con gli ospiti del Centro ANFFAS “Giulio Locatelli” di Pordenone e la Biblioteca Comunale di Fontanafredda

Il percorso di lettura condotto dalla bibliotecaria Lucia Bassan con la collaborazione di tre volontari si è svolto nel periodo da giugno 2022 a maggio 2023, conclusosi con la realizzazione, in data 13 maggio 2023 presso la Biblioteca Comunale di Fontanafredda, di un evento di presentazione dell’intero viaggio e dei lavori realizzati.

Alcuni lavori più significativi:

Articolo

LABORATORIO ARTE

Il Laboratorio di Colore attivato all’interno del Centro ANFFAS “Giulio Locatelli” permette l’espressione creativa dei nostri ospiti disabili gravi e gravissimi, intesa come mistero/sorpresa/capacità di nuove visioni della rappresentazione della realtà, offre la possibilità di entrare in contatto con la propria realtà interna, favorendo un processo di autoconoscenza. Usando le tecniche e il linguaggio del colore è perciò possibile portare avanti un lavoro combinato su emozioni, immaginazione, memoria che diventa così una modalità narrativa di conoscenza di sé e di comunicazione con gli altri. Il laboratorio colore è “un’officina” in continuo movimento, che combina risorse creative personali a quelle “rubate con l’occhio” all’ambiente circostante per la realizzazioni di diversi lavori. In data 29 maggio 2010 è stata inaugurata la prima esposizione dei lavori realizzati all’interno di questo laboratorio dai nostri artisti.

Dopo la pandemia, il laboratorio ha cambiato nome in laboratorio di ARTE, per ampliare maggiormente la prospettiva, le possibilità di comunicare in modo alternativo e la creatività degli ospiti della Fondazione. Dove per arte si intende l’espressione o applicazione dell’abilità creativa e dell’immaginazione di ognuno, spaziando dal colore, alla creazione di forme con la cartapesta, all’utilizzo di materiali diversi che vanno a stimolare le percezioni tattili degli ospiti.

I lavori prodotti tra il 2022 ed il 2023, hanno avuto come tema la percezione del volto. Il viso di una persona è il riflesso dell’identità, della personalità, delle emozioni e dello stato di salute. Ma può essere anche il mezzo di comunicazione non verbale per esprimere informazioni su emozioni e stato d’animo.
“Attraverso i nostri occhi” è il percorso che è stato compiuto per esplorare queste dimensioni con l’utilizzo di diversi materiali e il 25 novembre 2023 è stata inaugurata la mostra delle opere realizzate.

Alcune opere:

                       

ATTIVITÁ DI MUSICOTERAPIA

La Musicoterapia è una risorsa terapeutica che va ad integrare le discipline riguardanti la prevenzione, il trattamento e la riabilitazione di diverse forme di disabilità, come pure il campo della salute mentale.
La Musicoterapia può essere definita come una tecnica che utilizza la musica e i suoi elementi (ritmo, suono, melodia, armonia) come strumenti per aprire dei canali di comunicazione.
In questo senso l’intervento di Musicoterapia porta, oltre che ad ascoltare, anche a costruire strumenti empirici di comunicazione – linguaggio verbale o non verbale/musicale, per fare in modo che i mondi a cui la persona appartiene interagiscano in modo soddisfacente e costruttivo.
L’idea è quella di operare mediante la relazione musicale con la persona con disabilità, perché il suo sistema di riferimento possa attivarsi nel modo più economico e funzionale possibile. Nel nostro caso, questo significa essenzialmente lavorare in modo diretto con la persona con disabilità
Attraverso le onde sonore, qualsiasi emozione o stato d’animo scaturisce fuori e dentro di noi; ognuno di questi movimenti emozionali, va visto e ascoltato, osservato con immediatezza, riconoscendo in esso la comunicazione non verbale che gli ospiti vogliono esprimerci. Attraverso il suono, niente è impossibile, il più piccolo gesto, la più flebile occhiata, il più leggero sospiro, va letto come un valore culturale di quello che la persona rappresenta e che vuole dire, senza parlare.

STIMOLAZIONE BASALE

Il percorso di Stimolazione Basale è iniziato al Centro Anffas “Giulio Locatelli “ di Pordenone nel settembre 2017, con l’introduzione al corso base di 9 operatrici interne da parte del dott. Luca Scarpari ( educatore professionale, formatore e consulente che da oltre 20 anni si occupa dell’intervento della persona con disabilità grave e gravissima, e docente di Stimolazione Basale), formazione continuata da alcune di loro nei due anni successivi. La Stimolazione Basale è un approccio educativo pensato e studiato per le persone con disabilità grave e gravissima, per favorire il loro benessere psico-fisico a 360° nella quotidianità attraverso le sensorialità e la percezione corporea. Le sensorialità “basali” (somatica, vibratoria e vestibolare), che ogni uomo possiede, permettono a queste persone di percepire il loro corpo nello spazio favorendo il benessere e la comunicazione col mondo esterno. Una comunicazione non verbale, ma che si esprime e parla osservando il corpo, gli occhi, un braccio che si allunga, una mano che si apre, un respiro più profondo indice di rilassamento. Il tutto diventa un “dialogo” tra chi mette in atto i vari stimoli e chi li riceve. Sta all’operatore, dopo un’attenta osservazione, trovare il canale migliore e più adatto per promuovere questo “dialogo”. Un dialogo basato sulla fiducia, che scatena emozioni in entrambi i soggetti, che permette alla persona compromessa di poter comunicare in un modo nuovo, di poter percepire il proprio corpo con nuovi strumenti, di poter attivare le proprie abilità residue e partecipare in modo più attivo e più serenamente alle attività di laboratorio. La persona con disabilità sarà in grado, con l’aiuto dell’operatore, di esplorare un oggetto, imparare a conoscerlo senza averne paura, provare nuove sensazioni toccandolo.

LABORATORIO CAFFE’ LETTERARIO

La lettura rappresenta, fin dall’infanzia, un canale per avvicinarsi alla conoscenza. Nelle situazioni di disabilità complesse, sia a livello fisico che a livello cognitivo, questo canale resta limitato se non completamente chiuso, negando a tali persone il poter accedere alla lettura. Al giorno d’oggi, la tecnologia ha fatto passi da gigante mettendo a disposizione delle persone con disabilità, molteplici strumenti per rendere accessibile il mondo letterario. In molti casi, però, la voce rimane il mezzo migliore e più fruibile. Ecco allora nascere l’idea, diversi anni fa, di creare un gruppo di lettura anche all’interno del Centro ANFFAS “Giulio Locatelli”, in cui una “voce narrante” guida gli ospiti alla scoperta di questo tipo di comunicazione. Il laboratorio si svolge 2/3 volte la settimana e coinvolge una ventina di ospiti, chi in forma attiva e chi semplicemente ascoltando; il luogo varia a seconda delle stagioni perché, quando il bel tempo lo consente, ci si sposta all’esterno sfruttando il parco che abbiamo a disposizione. Per operare è stata scelta una dislocazione a cerchio, che permette a tutti di potersi guardare e facilita la comunicazione. Ognuno è libero di intervenire per esprimere il proprio pensiero sia verbalmente, che con qualche semplice suono della voce, che viene poi “tradotto” dall’operatore di riferimento. Le letture che vengono proposte variano a seconda delle giornate o dei periodi: si passa dalla lettura del quotidiano dando rilievo alle notizie locali, in particolar modo, se riguardano i paesi di provenienza degli ospiti; alle notizie sportive (soprattutto il lunedì); alla lettura di libri, filastrocche, usanze e tradizioni. Tutto ciò crea un clima di fervente attività a livello verbale, si va a stimolare oltre che il linguaggio, anche i ricordi (soprattutto quando si parla di usanze e tradizioni). Il sentirsi partecipi in prima persona, crea un clima di positività e di rispetto reciproco. Le emozioni vengono percepite da chi ascolta e si apre un nuovo canale di comunicazione tra lettore ed uditori e viceversa.

Tra la lettura di un brano e l’altro c’è una pausa speciale: il caffè. All’interno del gruppo c’è chi prepara la moka, chi i bicchierini con lo zucchero ed il latte e chi, infine, aiuta a distribuire questo “vino d’Arabia” (nome derivante dalle sue origini)

ATTIVITÀ ORTO/GIARDINO

Il progetto di orto-giardino prevede l’allestimento di una serra nella parte retrostante la prima struttura del Centro ANFFAS “Giulio Locatelli”. Al suo interno verrà costruita una struttura rialzata per poter permettere alle carrozzine di accedere agevolmente ai vari contenitori.
L’obiettivo è quello di coinvolgere gli ospiti ed i loro familiari, nella coltivazione di piante e fiori. Si è pensato di aspettare la primavera per avviare questa nuova attività, per sfruttare le temperature più miti e il risveglio stesso della terra.
Ci auguriamo vogliate partecipare numerosi.

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